Antiche leggende di pirati si mescolano a storie di Santi e tutto si avvolge in un palpabile alone di mistero in contrasto con i colori splendenti del cielo e del mare. Viaggio nella secolare devozione al Santuario della SS. Trinità, conosciuto anche come santuario della Montagna Spaccata. Immagini di quiete in un contesto naturale di eccezionale suggestione.
Al Santuario della Montagna Spaccata e della SS. Trinità, fondato nell’XI sec. dai Benedettini, si accede per una bella strada che sovrasta la spiaggia di Serapo da dove si può ammirare uno stupendo paesaggio mediterraneo che evoca tutta l’affascinante ricchezza di questo antico mare.
Negli ultimi decenni la Montagna Spaccata di Gaeta ha scoperto anche un modo nuovo per rendersi affascinante, la sua vocazione alpinistica confortata dalla compattezza del suo splendido calcare. Gli appassionati di questo sport non hanno resistito al suo richiamo ed arrampicano in uno scenario incredibile, fra cielo e mare, su pareti verticali profumate di salsedine. Sui fianchi della montagna, alta circa 130 metri, sono state aperte una decina di vie, tutte attrezzate in modo impeccabile, di difficoltà variabile, ma mai banali.
Tutte hanno in comune la classica via di discesa, la via dei camini, che permette di raggiungere una cengia a contatto con il mare dopo una vertiginosa discesa in doppia di 110 metri. In circostanze particolari, quando le onde battute dal vento flagellano le rocce sottostanti si crea un’atmosfera così angosciosa che ha provocato prima della discesa rinunce celebri di alpinisti famosi. Non si può rinunciare, o meglio un eventuale ritiro costa un ritorno in barca sulla spiaggia Serapo.
Questo viaggio è ancor più insolito perchè ha un fascino speciale, fa sentire partecipe ai misteri ed alle suggestioni di questo luogo.